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art.det.m.sing., pron.pers. di terza pers.m.sing., pron.dimostr.
I. art.det.m.sing.
I 1. FO davanti a sostantivi serve a individuare un particolare componente di una classe, a cui si sia già fatto riferimento nel discorso: osservavo un bambino, il piccolo giocava nel cortile; un componente che si supponga noto o comunque identificabile dall'interlocutore: il cane è ammalato, il professore mi ha interrogato; un componente che rappresenta un'entità unica del suo tipo o universalmente nota: il mondo, il presidente degli Stati Uniti | è usato davanti a cognomi preceduti da un titolo o in quanto nomi di personaggi maschili illustri: il ragionier Bianchi, il Manzoni; anche per indicare in generale la loro opera: hai studiato il Leopardi? | usato anche davanti a nomi propri maschili non riferiti a persone: il Lussemburgo, il Tevere, il Banco di Santo Spirito | CO precede il cognome di una persona: ho un appuntamento con il Rossi | RE lomb., precede il nome proprio di persona: hai visto il Mario?, | FO davanti alla forma comparativa dell'aggettivo introduce il superlativo relativo: il più alto della classe, il più grande di loro | con valore restrittivo, precede l'antecedente di una proposizione relativa: il ragazzo che abbia dimostrato buona volontà sarà ricompensato
I 2. FO serve a indicare valore astratto o generico: il bene, il male; sopportare il dolore; il moto fa bene alla salute, o l'appartenenza a una determinata categoria: il gabbiano è un uccello
I 3. FO usato con valore dimostrativo interposto tra un nome di persona e un aggettivo o sostantivo che costituisca un soprannome o indichi una qualifica: Lorenzo il Magnifico, Filippo il Bello, Roberto il meccanico | in espressioni temporali, con valore di questo o quello: dobbiamo concludere entro il mese
I 4. FO con valore temporale, anche distributivo: l'ho pagato il lunedì dopo, di solito ci vado il martedì | indica una data: Manzoni nacque il 7 marzo 1785
I 5. LE costruisce l'accusativo alla greca: di lacrime sparso ... | ... il petto ansante (Leopardi)
II. pron.pers. di terza pers.m.sing., pron.dimostr. OB LE come complemento oggetto, lo, ciò: spesse volte il riguardava nel volto (Boccaccio)
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VARIANTI: 1el.
DATA: 1211.
ETIMO: lat. ĭl(lum) "quello".
NOTA GRAMMATICALE: compare davanti a parole inizianti con una consonante diversa da gn, gl, sc, x, z o s impura o con una consonante muta seguita da r o l (pr, pl, cr, cl) e, con uso più raro rispetto a lo, davanti a parole inizianti con vocale preceduta da i, j e y (per es. il yugoslavo, il judo); con uso antico o dialettale persiste anche davanti a parole inizianti con z (spec. in toscano), x, e con alcuni gruppi consonantici (per es. il zio, il gnocco); si combina con le preposizioni semplici formando preposizioni articolate e locuzioni preposizionali; pl. i.

Dizionario Italiano.

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